Il passaggio generazionale è un tema che riguarda non solo gli italiani in generale, ma anche i consulenti finanziari.
Gennaio 2021 segna il trentennale della costituzione dell’albo dei consulenti finanziari previsto dalla Legge 2 gennaio 1991, n. 1 (c.d. legge SIM) che ha introdotto la prima disciplina organica delle attività di intermediazione.
L’età media elevata dei consulenti finanziari, circa 52 anni, è innanzitutto indice di esperienza, fiducia riservata dalla clientela, posizione professionale consolidata e di un importante patrimonio di relazioni e di competenze maturate:
- il numero di clienti è vicino a quota 4,7 milioni;
- oltre il 55% dei consulenti finanziari attivi opera con la stessa azienda da almeno 6 anni;
- la valorizzazione complessiva dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento delle reti è di circa 700 miliardi di euro e la raccolta netta complessiva ha raggiunto i 44,9 miliardi di euro.
Il 60% degli iscritti attivi ha almeno 50 anni, contro il 3,5% che ne ha meno di 30. Tuttavia, l’interesse per una carriera nella consulenza finanziaria avvicina sempre più giovani talenti alle prove di iscrizione all’albo, rappresentando oggi oltre il 35% degli iscritti.
Le reti di consulenza finanziaria hanno già iniziato ad affiancare i consulenti più anziani (senior) con colleghi giovani, più flessibili e predisposti sia verso le nuove tecnologie sia verso la comunicazione digitale.
Assoreti ha avviato diverse iniziative a supporto dell’ingresso di giovani talentuosi preparati nella professione, stipulando Convenzioni con le Università Tor Vergata di Roma e Cattolica del Sacro Cuore di Milano che prevedono l’assegnazione di borse di studio per gli studenti più meritevoli del corso di laurea magistrale, e con Ca’ Foscari di Venezia, con la quale sono previsti anche percorsi che prevedono stage curriculari ed extra curriculari presso molte Associate.
Per approfondire i programmi formativi di AFSR, anche a favore dei giovani, clicca qui assoretiformazione.it.