Il decreto legislativo n. 231/2001 sancisce la responsabilità amministrativa degli enti per gli illeciti penali e amministrativi, tassativamente elencati, che siano commessi nel loro interesse o a loro vantaggio da soggetti qualificati (soggetti apicali e persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di questi ultimi).
L’inclusione nel novero degli illeciti presupposto di fattispecie connesse all’operatività bancaria e finanziaria (es. reati societari, reati di abuso di mercato, reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro o di utilità di provenienza illecita) unitamente all’avvertita esigenza di individuare criteri comuni di individuazione dei reati rilevanti che, ove commessi dal promotore finanziario nell’esercizio dell’attività di offerta fuori sede, possano ingenerare la responsabilità amministrativa dell’intermediario preponente ex d.lgs. n. 231/2001, hanno indotto l’Assoreti ad adottare le “Linee guida per l’individuazione degli illeciti del promotore finanziario comportanti la responsabilità dell’intermediario ai sensi del decreto legislativo n. 231/2001” (modificate, da ultimo, a novembre 2015).
Esse sono precedute da una ampia relazione illustrante i criteri utilizzati per la selezione di tali illeciti. Il criterio principale fa perno sull’esigenza di individuare una diretta correlazione causale fra il reato e l’area delle attività istituzionali dell’intermediario, coerentemente con la scelta legislativa di ricondurre la responsabilità di cui si tratta alla “colpa organizzativa” dell’ente.
Sono, poi, passati in rassegna tutti gli illeciti presupposto e individuati specificamente quelli che il promotore finanziario può commettere, nell’esercizio della sua tipica attività di offerta fuori sede, nell’interesse o a vantaggio dell’intermediario preponente.
In calce all’elaborato è, infine, inserito un elenco degli illeciti selezionati al fine di rendere immediatamente percepibili i risultati dell’indagine.